
11 Febbraio 2024
Pizza e Prosecco DOC proposti insieme in America
Intervista di ExportUSA a Luca Giani, direttore del Consorzio tutela del Prosecco DOC: il futuro della ristorazione in America con nuovi abbinamenti
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In un intervento del 6 aprile 2025 al TG La7, Lucio Miranda, presidente di ExportUSA, ha commentato con toni razionali e costruttivi l’entrata in vigore dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Un provvedimento che ha generato allarme tra le imprese italiane, ma che — secondo Miranda — va compreso nei suoi reali effetti economici, senza cedere a reazioni emotive.
“Il problema principale è l’incertezza”, ha dichiarato. “Non sappiamo se questi dazi resteranno, se verranno aumentati o estesi ad altri settori. Al momento molti comparti, come il farmaceutico e diversi prodotti chimici, sono esenti.”
Miranda ha poi spiegato come il timore diffuso di un impatto devastante sull’export italiano non trovi riscontro nei numeri. “C’è questa sensazione da ‘giorno dell’apocalisse’, ma in realtà l’incidenza dei dazi, per molti prodotti, è quasi nulla.”
La chiave, secondo ExportUSA, è il valore aggiunto: “I prodotti che soffriranno di più sono quelli a basso valore aggiunto. Il Made in Italy, invece, ha una struttura di prezzo e di percezione diversa, che lo protegge.”
Rispondendo a una domanda sui prodotti simbolo del Made in Italy come Prosecco, vino, liquori, Miranda ha portato un esempio concreto. “Il dazio del 20% non si applica al prezzo al dettaglio, ma a quello all’importazione. Nel caso del Prosecco, il prezzo medio d’importazione è di circa 5,5 dollari: applicando il dazio, il rincaro è di circa 70 centesimi a bottiglia. Siamo sicuri che chi ama il Prosecco smetterà di comprarlo per questa differenza?”
Miranda ha concluso l’intervento lanciando un messaggio di ottimismo e pragmatismo:
“Gli eventi del 2 aprile non sono la fine, ma l’inizio di un processo di negoziazione e riaggiustamento che si evolverà nei prossimi 8-12 mesi. Serve tempo per trovare un nuovo equilibrio.”
TG La7
Domani capiremo di più dalla temuta riapertura dei mercati che si sa sono umorali ma siccome il panico può aggravare il danno abbiamo sentito il parere di Lucio Miranda che è presidente di ExportUSA.
Lucio Miranda
Il problema grosso qua è l'incertezza: restano questi, aumenteranno, verranno tagliati, verranno estesi ad alte categorie merceologiche.. Perché ad esempio, gran parte del farmaceutico e moltissimi prodotti chimici al momento sono esenti.
L'altra problematica che vediamo è un po' questa sensazione "giorno dell'apocalisse". Tuttavia, con un po' più di freddezza, calcolando veramente quant'è l'incidenza dei dazi, vediamo che per moltissimi prodotti l'incidenza è quasi nulla.
Più che i prodotti italiani, in generale i prodotti che saranno colpiti da questa nuova situazione sono quelli che hanno uno scarso valore aggiunto.
TG La7
Ecco ma il made in Italy, food e vino, liquori, tutte queste cose, si possono fare in America?
Lucio Miranda
No, però facevo proprio ieri un calcolo sul prezzo medio del Prosecco. L'errore in cui molti cadono è questo: il dazio aumenta del 20%, quant'è il prezzo al dettaglio? Il dazio incide sul prezzo all'importazione, il prezzo medio all'importazione del Prosecco è 5 dollari e mezzo, applicando lì il dazio salta fuori che una bottiglia da 75 cc di Prosecco aumenta di prezzo più o meno di 70-75 centesimi di dollaro, in media ovviamente. Sono questi che possono veramente fare la differenza se a me piace il Prosecco? Non penso proprio.
L'ultima nota con cui vorrei chiudere è che molti possono pensare che questi eventi del 2 aprile siano la fine, mentre gli eventi del 2 aprile sono l'inizio, sono l'inizio di una nuova situazione di negoziazione, discussioni, riaggiustamenti che troveranno il loro equilibrio finale tra, stimiamo noi, 8-9 mesi, un anno.
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