Aggiornamento del 03 Luglio 2024
Le esportazioni italiane di specialità alimentari sul mercato Americano sono aumentate del 40% dal 2019 ad oggi. In totale, le importazioni americane di prodotti alimentari e vino dall'Italia hanno raggiunto i 6,8 miliardi di euro nel 2023, un nuovo record per il food and wine italiano.
Nel primo quadrimestre del 2024 le esportazioni Italiane di vino e alimentari negli USA sono cresciute del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023 con le vendite di l’olio extravergine che crescono del 76%, aceto +34,6%, prosciutti e insaccati +29,2% Un trend di esportazioni che fa ben sperare per tutto il resto del 2024.
Un altro dato incoraggiante è quello relativo al numero di produttori italiani di specialità alimentari registrati con l'FDA [ricordiamo che la registrazione FDA è il primo passo per poter esportare prodotti alimentari sul mercato americano] Ebbene, alla fine del primo trimestre 2024 le aziende italiane registrate erano 11329, con un aumento del 27% rispetto alla fine del 2019. Un dato incoraggiante che testimonia lo sforzo commerciale compiuto dagli esportatori Italiani per entrare sul mercato americano delle specialità alimentari.
Aggiornamento del 06 Maggio 2024
Con un valore complessivo dell'export negli USA pari a 72,9 miliardi di dollari (+5,5% sul 2022), l'Italia è dodicesima nella classifica globale dei partner commerciali del paese e quarta a livello europeo.
Sappiamo benissimo quanto sia importante la filiera agroalimentare per la competitività del paese all'estero: 526 vini Dop e Igp e 5547 prodotti tradizionali rendono il Food&Beverage Made in Italy un mercato simbolo di unicità ed eccellenza. Non stupisce che quindi la cucina italiana sia in cima alle preferenze dei consumatori americani: il 92% di essi ne ha un'opinione molto favorevole e l'80% cucina italiano a casa almeno una volta al mese [Fonte: American Perceptions of Italian Cuisine, BVA BDRC & Italianfood.net].
Le esportazioni di alimentari e bevande hanno toccato quota 6,6 miliardi [Fonti: Agenzia ICE, Istat]. I prodotti più richiesti sono ancora il vino, l'olio evo, la pasta secca e le salse (sughi e conserve ittiche). Il ruolo economico del settore vinicolo per l'Italia e per la sua controparte commerciale è immenso se si considera che questa categoria merceologica detiene da sola una quota del 26% sull'export F&B negli Stati Uniti.
Gli stati americani con maggiore import di Food and Beverage
Stato | Import F&B | CAGR 19/23 |
---|---|---|
California | $14,7 MLD | +5,7% |
New Jersey | $13,4 MLD | +8,4% |
Illinois | $10,9 MLD | +10,5% |
Texas | $9,2 MLD | +14,4% |
New York | $7,5 MLD | +4,1% |
Florida | $7,1 MLD | +11,5% |
Pennsylvania | $4,0 MLD | +12,3% |
[Fonte: U.S. Census Bureau]
Aggiornamento del 05 Ottobre 2023
La cucina italiana si posiziona al secondo posto nella classifica di quelle preferite dagli americani e i numeri dell’export confermano questa tendenza.
Le esportazioni agroalimentari verso gli Stati Uniti sono cresciute del 3% nel 2023, per un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro, dato in crescita rispetto al medesimo semestre del 2022.
Nel primo trimestre dell’anno in corso il valore delle esportazioni di vino dall’Italia agli USA è aumentato del 3,9%, mentre gli altri prodotti più venduti sono pasta, con un aumento record del 31%, olio d’oliva (+11%) e formaggi (+11%).
Aggiornamento del 28 Marzo 2022
Complice la fine dei dazi USA, il settore agroalimentare italiano in è cresciuto con forza dopo la pandemia. Nel 2021 le esportazioni di prodotti alimentari italiani negli Stati Uniti hanno toccato il +20% di crescita sul 2019, un dato che conferma il trend positivo del food Made in Italy registrato nel biennio 2019-2020. La fine dei dazi USA fino al 2026 permetterà al settore food italiano di trarre guadagni significativi dal commercio alimentare con il mercato americano.
Le specialità alimentari più vendute negli Stati Uniti nel 2020 sono state quelle destinate al consumo casalingo come pasta (+15,5%), conserve di pomodoro (+12,2%) e olio d’oliva (+6,4%). Le riaperture del 2021 nel settore della ristorazione hanno invece accelerato la crescita dei comparti legati al consumo fuori casa, al ristorante o al bar: protagonista del boom di esportazioni è il vino, che rappresenta il 22% dell’export italiano di Food&Beverage verso gli Stati Uniti e vale 1,7 miliardi.
Aggiornamento del 5 Agosto 2020
dati in milioni di dollari
fonte: ISTAT
2017 | 2018 | 2019 | |||
SPECIALITÀ ALIMENTARI | 2658 | 2692 | +1.26% | 3029 | 12.51% |
BEVANDE E VINO | 2171 | 2344 | +7.96% | 2552 | +8.91% |
TOTALE | 4829 | 5036 | +4.27% | 5581 | +10.83% |
In aggiunta ai dati di esportazione dall'Italia, segnaliamo che nel bimestre Aprile / Maggio 2020 le vendite di pasta e di prodotti da forno [inclusi i dolci] sul mercato americano sono aumentate di oltre il 60% rispetto allo stesso bimestre del 2019. Il dato si riferisce alle vendite totali di pasta e prodotti da forno, sia di importazione [da tutti i paesi e quindi non solo dall'Italia] sia di produzione interna da parte di produttori americani.
Nel secondo trimestre 2020, inoltre, le vendite online di prodotti alimentari in America registrate da Amazon sono TRIPLICATE. Un altro segno del drastico cambiamento nelle abitudini alimentari dei consumatori americani e nei modelli di acquisto. L'ecommerce, infatti, ha raggiunto nel mese di Giugno 2020 una penetrazione del 33% [il dato si riferisce alle vendite al dettaglio totali negli USA. [Fonte: US Census Bureau]
Al di là del dato numerico in sè quello che è importante notare è il cambiamento del modello di consumo di prodotti alimentari del mercato americano: un'occasione unica per i prodotti alimentari italiani.
La vendita di specialità alimentari negli Stati Uniti è salita del 1.8% nel Dicembre 2017 rispetto al Novembre 2016]
Le vendite totali di prodotti alimentari in America per il 2017 rispetto al 2016 sono cresciute del 2.0% e hanno superato i 700 miliardi di dollari.
Per la prima volta, la vendita di alimentari da parte dei negozi di specialità alimentari è aumentata di più rispetto a quella dei supermercati.
Il fatturato di caffé, bar e ristoranti negli Stati Uniti per il 2017 è stato di quasi 700 miliardi di dollari.
Negli ultimi 10 anni c'è stato un forte orientamento verso cibi meno manipolati, più naturali, biologici, meno "industrializzati.
Questa tendenza ha favorito e continua a favorire la vendita di prodotti alimentari italiani: dal vino, all'olio, alla pasta, alle conserve, sughi, marmellate e miele.... il consumatore americano si e' accorto che il cibo Made in Italy è "buono".
È una grossa opportunità per le aziende italiane che vogliono esportare alimentari in America. Come sempre bisogna però fare i conti con la distribuzione: sofisticata, altamente segmentata, fortemente orientata al consumatore in un ottica di marketing del prodotto alimentare.
Negli Stati Uniti il marketing, come per tutti gli altri prodotti di largo consumo, è fondamentale anche per vendere prodotti alimentari. Ed è qui che sta il rischio per il produttore italiano abituato a confrontarsi con una distribuzione più omogenea e meno sofisticata.
Per esperienza e per la nostra collocazione sul mercato, a New York, siamo in grado di trovare il canale distributivo più adatto al vostro prodotto e l'importatore / distributore di alimentari più adatto alla vostra azienda. Con il nostro ufficio di Rimini possiamo seguire da vicino le aziende nostre clienti che vogliono esportare negli Stati Uniti.
ExportUSA esegue tutti i servizi di messa a norma FDA. Curiamo la compliance di prodotti alimentari, cosmetici, dispositivi medici, e integratori alimentari
I consumatori della generazione Alpha stanno ereditando la curiosità e l'apertura alle novità dai loro genitori Millennial: per le aziende che vogliono aprire un business in America nel settore degli snack è una grande notizia
Quali sono le diete più diffuse in America? Interessante approccio per i produttori di specialità alimentari
Il servizio di FDA Agent ed FSVP Agent temporaneo per partecipare alle fiere del settore food in America
Vendere prodotti surgelati sul mercato americano
In questo articolo potrete trovare i dati aggiornati sulla performance dei supermercati americani e sulla spesa alimentare dei consumatori negli USA