
FDA
Messa a norma prodotti alimentari
Messa a norma FDA: Lo Standard of Identity - SOI
Negli Stati Uniti è boom dei consumi di caffè. Se nel 2004 il 49% degli adulti americani dichiarava di averlo bevuto nelle 24 ore precedenti, oggi quella percentuale è salita al 67%, con il dato settimanale che raggiunge il 75%. Numeri che fanno del caffè la bevanda più consumata d’America – sì, persino più dell’acqua (in bottiglia o del rubinetto).
I consumatori over-60, che registrano un aumento del 9% nel consumo giornaliero di caffè, trainano la crescita del settore. La fascia 40-59 sta contribuendo al rialzo dei consumi (+4,5%) mentre il consumo tra Gen Zers rimane stabile.
Aumenta il consumo ma cresce anche l’attenzione per la qualità di ciò che si beve. Lo si capisce dal fatto che il 57% degli adulti americani ha consumato un caffè specialty nell’ultima settimana, con un incremento annuo del 7,5%.
[Fonte: sondaggio YouGov nel quale gli intervistati hanno risposto “Lo amo”, “Lo gradisco”, “Non ne sono sicuro”, “Non lo gradisco” o “Lo detesto]
Questo dimostra come la domanda si stia spostando sempre più verso prodotti con un’identità chiara, preferibilmente legati a esperienze sensoriali e lifestyle, piuttosto che a un semplice bisogno di caffeina.
Uno dei cambiamenti più significativi nei comportamenti di consumo di bevande caffeinate in America riguarda il metodo di preparazione del caffè. Il ready-to-drink è oggi il terzo metodo più diffuso, con un balzo tra i consumatori abituali dall’8% al 15% che gli ha permesso di superare le macchine per espresso tanto amate nel periodo del Covid (e scese al quarto posto tra le preferenze di consumo domestico).
L’aumento del caffè RTD si inserisce in una più ampia tendenza legata alla praticità e al consumo on-the-go, in particolar modo nelle grandi città americane. Il tempo è diventato un fattore critico per i consumatori e il successo delle bevande ready-to-drink conferma questa direzione.
Se da un lato cresce la richiesta di praticità, dall’altro c’è un movimento che guarda alla tradizione: il caffè in moka.
Alimentato dall’interesse diffuso verso metodi di preparazione artigianali e dalla maggiore diffusione di caffetterie italiane negli States, questo trend sta conquistando soprattutto i coffee lovers più attenti alla qualità dell’estrazione del caffè e alla ritualità del gesto.
La vendita al dettaglio del caffè negli Stati Uniti non è più solo una questione di volumi. Il mercato si sta raffinando, segmentando e diversificando a una velocità mai vista prima e le regole del retail stanno venendo riscritte: quello che era una bevanda standard per abitudinari è ormai un prodotto che segue le proprie logiche di mercato e necessita di un “remake” per posizionarsi con successo sugli e-commerce o sugli scaffali dei supermercati americani.
Se operate nel settore e state valutando di internazionalizzare negli Stati Uniti vi domandiamo: riuscirete a interpretare questi cambiamenti e a rispondere con offerte adeguate?
Messa a norma FDA: Lo Standard of Identity - SOI
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